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Banques Privées les
La première édition des Private Banking Awards a eu lieu en France. Pendant plusieurs mois, des banquiers privés et des banques privées ont déposé leur candidature auprès de Citywire France. Lors d’une cérémonie jeudi 30 novembre, certains ont été récompensés. Au total, nous avons remis sept prix individuels et sept prix corporate. Un jury composé de membres de Citywire et de membres externes, dont Isabelle Guyot-Sionnest et Jérôme Barré, s’est réuni pour échanger sur les candidatures des différentes banques. C’est avec beaucoup d’enthousiasme que nous avons constaté un réel engagement des acteurs dans ce parcours.
Ariane Khosrovchahi Journaliste, Citywire
Bérénice Rivoal Responsable audience, Citywire
SUIVANTE
PRéCéDENTE
Au-delà de la remise de prix, cette cérémonie a été l’occasion pour le monde de la banque privée de se retrouver autour d’un cocktail et d’un dîner convivial. Ce premier millésime est de bon augure pour les prochains. Nous avons d’ores et déjà hâte de vous retrouver en 2024 pour une nouvelle édition des Private Banking Awards. Celle-ci sera légèrement différente, mais gardera ce qui nous tient à cœur : l’indépendance du jury et la mise en lumière des banques privées. En attendant, cette publication est l’occasion de revivre cette cérémonie en photo et de redécouvrir les lauréats. A bientôt
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I premi, assegnati a giugno di quest’anno, hanno voluto individuare in maniera trasparente le società più apprezzate dell’anno attraverso il giudizio di una giuria indipendente. Citywire Italia ha inaugurato quest’anno i Consulenza Finanziaria Awards dedicati a riconoscere e valorizzare le eccellenze nell’industria della tutela e dello sviluppo del risparmio degli italiani. I premi, assegnati a giugno di quest’anno, hanno voluto individuare in maniera trasparente le società più apprezzate dell’anno attraverso il giudizio di una giuria indipendente. I singoli consulenti finanziari, invece, sono stati votati direttamente dalla comunità dei nostri lettori sulla pagina dedicata, parte del sito Citywire.it. Citywire analizza e premia da anni i gestori di fondi e le società di asset management. I nostri premi, in virtù di una ferrea metodologia, sono diventati negli anni un riferimento per l’industria. Con lo stesso spirito giornalistico e di servizio ai lettori da quest’anno abbiamo voluto, certificare e premiare anche le più efficienti società di consulenza finanziaria da noi monitorate e raccontate quotidianamente.
Onore al Merito
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Citywire Italia ha inaugurato quest’anno i Consulenza Finanziaria Awards dedicati a riconoscere e valorizzare le eccellenze nell’industria della tutela e dello sviluppo del risparmio degli italiani.
Crossheader Citywire Italia ha inaugurato quest’anno i Consulenza Finanziaria Awards dedicati a riconoscere e valorizzare le eccellenze nell’industria della tutela e dello sviluppo del risparmio degli italiani. I premi, assegnati a giugno di quest’anno, hanno voluto individuare in maniera trasparente le società più apprezzate dell’anno attraverso il giudizio di una giuria indipendente. I singoli consulenti finanziari, invece, sono stati votati direttamente dalla comunità dei nostri lettori sulla pagina dedicata, parte del sito Citywire.it. Citywire analizza e premia da anni i gestori di fondi e le società di asset management. I nostri premi, in virtù di una ferrea metodologia, sono diventati negli anni un riferimento per l’industria. Con lo stesso spirito giornalistico e di servizio ai lettori da quest’anno abbiamo voluto, certificare e premiare anche le più efficienti società di consulenza finanziaria da noi monitorate e raccontate quotidianamente. Le categorie dedicate alle eccellenze individuali sono 13. Abbiamo iniziato con il migliore consulente abilitato all’offerta fuori sede e con il miglior consulente autonomo. C’è poi il miglior professionista selezionato tra le nostre interviste di copertina e quello con oltre dieci anni di esperienza. Ci sarà poi un riconoscimento per i professionisti più giovani, al di sotto dei 40 anni. Ci sono stati, poi, i premi a livello regionale. In questo caso, abbiamo voluto dedicare spazio alle principali regioni d’Italia dove l’advisory la fa da padrone, senza dimenticare una suddivisione tra Nord, Sud e Centro per dar l’opportunità a tutti i professionisti di candidarsi e vincere. Ecco, dunque, che abbiamo avuto pensare a riconoscimenti specifici per i cf lombardi, del Lazio, del Veneto, della Toscana, del Veneto e dell’Emilia-Romagna. Per le società di consulenza i premi sono stati assegnati da una giuria formata da giornalisti, esperti del settore e accademici. Ogni società coinvolta ha dovuto rispondere a un questionario e, sulla base di queste risposte, sono stati assegnati i premi che hanno riguardato la migliore rete dell’anno, la migliore società di consulenti autonomi, la società con la migliore architettura aperta, il migliore capo della rete, l’operazione dell’anno, la più importante nomina dell’anno, la migliore crescita per masse, la rete migliore per portafoglio pro capite, quella con il più alto tasso di nuovi reclutamenti, quella con la migliore piattaforma digitale, quella con la migliore costruzione di portafogli e, per finire, quella con la migliore assistenza alla clientela.
Le categorie dedicate alle eccellenze individuali sono 13. Abbiamo iniziato con il migliore consulente abilitato all’offerta fuori sede e con il miglior consulente autonomo. C’è poi il miglior professionista selezionato tra le nostre interviste di copertina e quello con oltre dieci anni di esperienza. Ci sarà poi un riconoscimento per i professionisti più giovani, al di sotto dei 40 anni. Ci sono stati, poi, i premi a livello regionale. In questo caso, abbiamo voluto dedicare spazio alle principali regioni d’Italia dove l’advisory la fa da padrone, senza dimenticare una suddivisione tra Nord, Sud e Centro per dar l’opportunità a tutti i professionisti di candidarsi e vincere. Ecco, dunque, che abbiamo avuto pensare a riconoscimenti specifici per i cf lombardi, del Lazio, del Veneto, della Toscana, del Veneto e dell’Emilia-Romagna. Per le società di consulenza i premi sono stati assegnati da una giuria formata da giornalisti, esperti del settore e accademici. Ogni società coinvolta ha dovuto rispondere a un questionario e, sulla base di queste risposte, sono stati assegnati i premi che hanno riguardato la migliore rete dell’anno, la migliore società di consulenti autonomi, la s reclutamenti, quella con la migliore piattaforma digitale, quella con la migliore costruzione di portafogli e, per finire, quella con la migliore assistenza alla clientela.
Lavore e Passione
È con immensa soddisfazione che vi presentiamo lo speciale dedicato all'edizione inaugurale dei Citywire Italia Consulenza Finanziaria Awards 2022. Assegnando questi premi, Citywire ha voluto contribuire a mettere in evidenza le eccellenze che caratterizzano l'industria della Consulenza Finanziaria in Italia, attribuendo i riconoscimenti alle reti, alle figure cardine di questo ricco panorama e ai singoli consulenti finanziari in prima linea. Stilare le categorie per le quali consegnare i premi di riconoscimento non è stato semplice, abbiamo dedicato tempo e attenzione per identificare alcuni fra gli aspetti più cruciali del complesso meccanismo che rende possibile coniugare le esigenze dei risparmiatori e l'infrastruttura dei servizi messi a disposizione dalle reti ai consulenti finanziari per colmare, eccellere e anticipare le esigenze dei clienti in un contesto di mercati finanziari sempre più complessi e imprevedibili, e in un contesto demografico e generazionale assai complesso, per dare il giusto peso e così il nostro riconoscimento al ruolo cruciale delle reti e dei propri professionisti. Grazie ancora al costante supporto ed entusiasmo da parte delle reti e dei consulenti finanziari per cui – e con cui – Citywire Italia lavora con dedizione.
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Meilleure banque privée de l’année › Meilleur réseau de conseillers de l’année › Meilleur service à la clientèle de l’année › Meilleur positionnement ESG › Meilleure approche d’investissement › Meilleure plateforme numérique de banque privée de l’année › Meilleure gamme de services ›
Les prix corporate banques privés
Catégories absolues : Meilleur banquier privé de l'année › Meilleure banquière privée de l'année › Meilleur banquier prometteur de l'année (moins de 35 ans) › Catégories régionales : Meilleur banquier privé Île-de-France › Meilleur banquier privé Est › Meilleur banquier privé Ouest › Meilleur banquier privé Sud ›
Les prix individuels
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Meilleure banque privée de l’année
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Jean-Marc Ribes est président du directoire de Louvre Banque Privée. Aurélie Tristant est elle membre du directoire de Louvre Banque Privée et présidente exécutive de LBPIC. A l’occasion d’un entretien, ils expliquent les éléments importants à connaître sur la banque privée qu’ils dirigent.
Louvre Banque Privée
L’interview des dirigeants
Décrivez-nous en quelques mots votre banque privée. Jean-Marc Ribes et Aurélie Tristant : Renommée Louvre Banque Privée il y a un peu plus d’un an, la filiale du groupe La Poste et de la Caisse des Dépôts est une maison de gestion patrimoniale formée par Louvre Banque Privée et sa filiale immobilière Louvre Banque Privée Immobilier Conseil (LBPIC). Avec nos 550 collaborateurs, dont 220 banquiers privés répartis sur l’ensemble du territoire français, nous proposons des solutions en architecture ouverte avec une approche axée sur les principes ESG. Elle s’articule au travers de 5 pôles d’expertise : • l’ingénierie patrimoniale pour apporter des conseils en matière juridique et fiscale dans les études patrimoniales ; • la gestion de fortune qui propose des allocations d’actifs en sélectionnant les meilleurs véhicules d’investissement sur toutes les classes d’actifs, adaptés aux projets des clients ; • le financement patrimonial ; • la gestion sous mandat 100% ESG ; • et l’investissement immobilier en direct via Louvre Banque Privée Immobilier Conseil, qui propose une sélection rigoureuse de biens et dispositifs d’investissement locatif. Louvre Banque Privée est une banque privée en fort développement, ses encours d’actifs sous gestion sont passés de 4,9 milliards d’euros en 2014 à 18 milliards en 2023 soit une augmentation de 267%. Pendant cette même période, Louvre Banque Privée a doublé ses encours de crédits, passant de 2,6 milliards d’euros en 2014 à 5,1 milliards en 2023. Quels types de clients ciblez-vous ? Jean-Marc Ribes et Aurélie Tristant : Louvre Banque Privée apporte son expertise dans la gestion du patrimoine des familles à travers tout le territoire français, en se concentrant sur les enjeux générationnels. Grâce à sa présence sur tout le territoire français, Louvre Banque Privée maintient une proximité avec ses clients, quelle que soit leur lieu de résidence, en privilégiant une approche relationnelle individualisée et personnalisée. Nous avons intensifié notre maillage territorial afin d’apporter notre expertise de banque privée au plus près de nos clients au travers de nos 115 implantations. Nous sommes déjà présents dans 110 villes et 70 départements partout en France et dans les DROM-COM. Qu’est-ce qui différencie votre banque privée ? Jean-Marc Ribes et Aurélie Tristant : Louvre Banque Privée met l’accent sur l’intensification de son maillage territorial. En un an, vingt espaces ont été ouverts dans les bureaux de poste, venant s’ajouter aux 90 implantations déjà existantes. Nous couvrons désormais près de 70 départements et plus de 90 villes en France métropolitaine et dans les DOM-TOM. Banque privée parisienne, avec son siège social situé dans les locaux historiques de La Poste du Louvre et banque des territoires, Louvre Banque Privée offre un maillage unique pour être au plus près de ses clients. Louvre Banque Privée, est un établissement positif et citoyen, qui affirme son engagement par le biais de valeurs essentielles telles que la diversité et l’inclusion. La diversité se reflète par la parité, avec un comité exécutif composé à 50% de femmes, en adéquation avec notre clientèle. Nous avons été la première banque à calculer notre indice de positivité avec l’Institut de l’Economie Positive qui ressort à 66,8% en 2023, une démarche vertueuse et hautement stratégique. En ce qui concerne nos offres, nous avons une approche 100% ESG, basée sur des critères extra-financiers exigeants, pour toute notre gamme de gestion sous mandat. Notre engagement en faveur de l’inclusion des personnes en situation de handicap est incarné par notre politique de recrutement. Notre taux d’emploi de personnes en situation de handicap au sein de l’entreprise est de 7,63%. Ces valeurs de responsabilité, d’inclusion et de diversité incarnent véritablement notre positionnement de banque privée positive et citoyenne. En tant que dirigeants, quels éléments vous tiennent le plus à cœur au sein de votre banque privée ? Jean-Marc Ribes et Aurélie Tristant : Nous sommes fiers du travail accompli par nos 570 collaborateurs de Louvre Banque Privée et de notre filiale Louvre Banque Privée Immobilier Conseil qui s’engagent chaque jour pour offrir à nos clients le meilleur service en incarnant les valeurs citoyennes du groupe La Poste et du groupe Caisse des Dépôts. Nous sommes très attachés à notre engagement philanthropique, via notamment notre mécénat en faveur de l’association Station Debout, afin de participer positivement à une société plus inclusive.
« Louvre Banque Privée met l’accent sur l’intensification de son maillage territorial »
Jean-Marc Ribes et Aurélie Tristant
Meilleur réseau de conseillers de l’année
Nicolas Otton est directeur de BNP Paribas Banque Privée France. A l’occasion d’un entretien, il explique les éléments importants à connaître sur la banque privée qu’il dirige.
BNP Paribas Banque Privée
L’interview du dirigeant
Décrivez-nous-en quelques mots votre banque privée. BNP Paribas est la première banque privée en France et en zone euro. En France, nous gérons plus de 120 milliards d’actifs. Nous proposons un éventail de solutions pour répondre aux besoins patrimoniaux et financiers les plus complexes de nos clients : gestion sous mandat, ingénierie patrimoniale, structuration de crédit, stratégie d’investissement, conseil en foncier rural, en art, en philanthropie, etc. Tous nos experts ont à cœur d’accompagner nos clients dans la protection, le développement et la transmission de leur patrimoine via des solutions adaptées à leurs objectifs et à leurs profils. Quels types de clients ciblez-vous ? Nous accompagnons nos clients dès 250.000 euros de patrimoine financier et disposons également d’équipes gestion de fortune dédiées aux clients dont le patrimoine financier est supérieur à 5 millions d’euros. Notre clientèle se compose principalement d’entrepreneurs, d’actionnaires-dirigeants d’entreprise, de professionnels libéraux et de familles. Nous accompagnons les nouvelles générations d’entrepreneurs, notamment les dirigeants de la French Tech. Depuis 2021, nous observons d’ailleurs un doublement d’entrées en relation de clients de moins de 40 ans. Notre maturité digitale nous permet de développer un modèle de service hybride s’appuyant à la fois sur l’expertise renforcée de nos banquiers privés et l’apport de la technologie, pour fournir des services plus digitaux répondant aux nouveaux usages. Qu’est-ce qui différencie votre banque privée ? Incontestablement, la proximité avec nos clients et notre appartenance au groupe BNP Paribas qui nous permet de leur proposer toutes les expertises du groupe. Par exemple, sur le volet entreprise, nous travaillons en étroite collaboration à la fois avec les équipes de la banque commerciale et du corporate banking. La robustesse du bilan de BNP Paribas nous permet également de proposer à nos clients des solutions de crédit pour financer des actifs de long-terme tout en conservant les moyens de saisir des opportunités à plus court-terme. Enfin, notre engagement de longue date sur le front de l’ESG, nous permet d’offrir une large gamme de solutions d’investissement responsables à nos clients désireux d’avoir un impact positif sur la société. En tant que dirigeant, quels éléments vous tiennent le plus à cœur au sein de votre banque privée ? J’attache une importance particulière à l’engagement de nos collaborateurs. Une banque privée c’est avant tout des équipes qui conseillent nos clients au quotidien dans les moments clés de leur vie professionnelle et personnelle. Cela demande un engagement continu. Il est donc essentiel de créer un cadre de travail dans lequel chacun de nos collaborateurs puisse s’épanouir, donner du sens à son travail, proposer ses idées, se former pour enrichir son parcours et ses compétences. Pour cela nous favorisons un management de proximité, transparent, ouvert et délégatif. C’est non seulement un facteur clé de notre performance collective mais aussi une condition sine qua none pour fidéliser nos équipes et recruter de nouveaux talents.
« J’attache une importance particulière à l’engagement de nos collaborateurs »
Nicolas Otton
L’équipe de BNP Paribas Banque Privée est venue récupérer le prix sur scène.
Meilleur service à la clientèle de l’année
Mathieu Vedrenne est CEO de Société Générale Private Banking France. A l’occasion d’un entretien, il explique les éléments importants à connaître sur la banque privée qu’il dirige.
Société Générale Private Banking
Décrivez-nous-en quelques mots votre banque privée. Société Générale Private Banking (SGPB) est l’activité de gestion de fortune de Société Générale, l’un des tout premiers groupes européens de services financiers. Elle est solidement implantée en Europe au travers de SGPB France, SGPB Europe (Suisse, Monaco, Luxembourg) et SG Kleinwort Hambros (UK). Société Générale Private Banking compte plus de 2.000 collaborateurs dans 10 pays et accompagne des familles internationales qui lui confient près de 145 milliards d’actifs (données au 31 décembre 2022). En France, notre banque privée rayonne sur l’ensemble du territoire au travers de ses 22 implantations régionales. SGPB France a franchi une nouvelle étape en 2023, avec le rapprochement avec la banque privée de Crédit du Nord. Fort de son maillage territorial fin, SGPB France se positionne comme un acteur de référence pour la clientèle aisée et fortunée. La banque déploie un modèle relationnel à fort impact clients, reposant sur des solutions financières responsables et innovantes, en architecture ouverte. Elle enregistre de forts niveaux de satisfaction clients et une croissance notable des actifs confiés. Quels types de clients ciblez-vous ? SGPB France met son expertise au service des groupes familiaux français, des entrepreneurs et des dirigeants, mais a aussi développé un savoir-faire en matière d’accompagnement des fondations et associations, des intermédiaires financiers (CGP, multi-family offices…), de la clientèle internationale (clients non-résidents / 40 nationalités) et des membres des comités exécutifs des entreprises cotées (CAC40 / SBF120). En complément d’une approche basée sur le degré de sophistication de besoins des familles qui nous font confiance, la banque déploie trois propositions de valeur : à partir de 500.000 euros pour les clients de la gestion privée ; à partir de 2 millions d’euros pour les clients de la gestion de fortune ; et à partir de 25 millions d’euros pour les clients UHNWI et single family offices. Qu’est-ce qui différencie votre banque privée ? Tout d’abord, nous avons une couverture de l’ensemble du territoire via 22 implantations et 500 banquiers et experts. Ensuite, nous accompagnons des entrepreneurs à 360 degrés via le dispositif Société Générale Entrepreneurs (conseil stratégique, fusions acquisitions, private equity, immobilier, banque privée, financements structurés…). Ce qui nous différencie, c’est aussi nos solutions digitales (conseil en investissement, conseil patrimonial, agrégation d’actifs). Nous avons également une des offres les plus complètes en architecture ouverte avec plusieurs points de force : solutions ESG, produits structurés, immobilier, art, vin, philanthropie, forêts… Une dynamique d’innovation est au cœur de l’ADN de la banque ! Notre dispositif commercial est unique pour accompagner les plus grands patrimoines (UHNWI) avec 20 banquiers seniors en relations avec la direction générale du groupe et ses différents métiers. L’accompagnement est haut de gamme dans la banque au quotidien. Enfin, nos équipes sont soudées, réunies autour des valeurs de l’innovation, de l’esprit d’équipe, de la responsabilité et de l’engagement. Nous disposons d’une forte synergie avec nos entités à l’international (Luxembourg, Suisse, Monaco, Royaume Uni) et la banque d’investissements. Notre banque est aussi engagée et se positionne sur les enjeux de sociétés (RSE, diversité, inclusion). En tant que dirigeant, quels éléments vous tiennent le plus à cœur au sein de votre banque privée ? « Être une Banque Privée premium, ancrée dans les territoires, animée par l’obsession de servir ses clients, responsable et tournée vers l’innovation ». Cette phrase résume clairement l’ensemble des éléments qui me tiennent à cœur, comme tout d’abord, le fait d’être une banque privée qui développe son efficacité opérationnelle au service de ses clients, en renforçant sa capacité digitale, pour offrir une expérience clients haut de gamme. Enfin, être une maison de gestion et de conseil de référence proposant des solutions performantes, innovantes et responsables.
« Société Générale Private Banking France se positionne comme un acteur de référence pour la clientèle aisée »
Mathieu Vedrenne
L’équipe de Société Générale Private Banking France est venue récupérer le prix sur scène
Meilleur positionnement ESG
Pierre, comment expliquer le récent engouement des investisseurs pour les livrets d’épargne et plus généralement pour les placements sécurisés ? Cet engouement s’explique par la remontée des taux directeurs de la Banque centrale européenne (BCE) suite à la forte hausse de l’inflation. En effet, pour stopper l’inflation suite aux chocs que nous avons vécus tels que la pandémie de Covid-19, ou la guerre en Ukraine, les taux de la BCE sont passés de -0,5% à 4% en pratiquement 12 mois. Ceci a entrainé un changement de paradigme avec une rémunération du cash qui est alors devenue très intéressante. En effet, le livret A qui propose désormais une rémunération à 3% qui est exonérée d’impôt sur le revenu et de prélèvement sociaux, est devenu un placement très compétitif. Ses caractéristiques : il est liquide, sans risque et offre une rémunération proche de l’inflation. De la même façon, les fonds en euros des contrats d’assurance-vie ont été prisés par les investisseurs, même si le rendement net de frais est moindre, puisqu’il est passé de 1,3% à environ 2% en moyenne. Plus généralement, on observe un intérêt accru des investisseurs pour les dépôts à terme ou les produits de financement des bilans bancaires qui offrent des rémunérations supérieures à l’indice €str. Matthieu, en quoi la gestion sous mandat apporte-t-elle un plus par rapport à ce type de placements sécurisés ? En premier lieu la gestion sous mandat peut s’inscrire dans un horizon d’investissement long, qui permet de gérer les avoirs du client dans la durée. Cela permet de fidéliser la clientèle, une caractéristique que n’offrent pas les livrets. Contrairement à un livret plafonné (à 22 950 euros pour le livret A), la gestion sous mandat n’impose pas de limite de montant. D’un autre côté, l’accès à ce type d’offre a été amélioré et s’est démocratisé. En effet, si pendant longtemps la gestion sous mandat a été réservée à une clientèle fortunée, aujourd’hui les banques de détail proposent des offres adaptées à des segments de clientèle dont la surface financière est moindre, avec des seuils d’accès très abordables. En termes de potentiel de performance, les livrets ont certes été plus rémunérateurs sur certaines périodes que les actifs sous mandat. Mais dans une perspective de long terme, le potentiel de rendement offert par le mandat est supérieur, dans un cadre maîtrisé des investissements sur les marchés financiers, en fonction du profil de risque et de l’horizon de placement de l’investisseur. J’ajouterais que le mandat apporte en complément une diversification géographique et sectorielle qui permet de bénéficier pleinement des opportunités du marché. Autre point auquel sont sensibles les investisseurs, les offres de gestion sous mandat permettent de donner du sens à leur investissement en leur permettant par exemple de choisir un mandat d’investissement responsable, ou un mandat privilégiant une allocation thématique. En termes de fiscalité, la gestion sous mandat permet de faire bénéficier le client d’enveloppes fiscales avantageuses telles que le PEA ou l’assurance-vie sous réserve du respect des certaines conditions. Pour des avoirs gérés importants, la gestion sous mandat aura un degré de personnalisation plus important, alliant par exemple OPC et titres en direct. Elle permet donc de s’adapter aux différents types et segments de clientèle. Le service de gestion sous mandat est assuré par des experts. Les clients ont une relation privilégiée avec leur conseiller financier qui est à leur disposition pour échanger avec eux sur les actualités macro-économiques, leur expliquer les derniers choix de gestion ainsi que les risques associés aux investissements du portefeuille. Pierre, que peut-on anticiper sur les marchés concernant les taux dans les deux prochaines années ? La réponse directe à cette question est que les taux d’intérêt devraient être plus bas et en particulier les taux courts. Aujourd’hui, nous considérons que la Reserve fédérale américaine, la Banque centrale européenne ou la Banque d’Angleterre ont atteint leur taux directeur maximum dans ce cycle, puisque l’inflation baisse fortement et que les économies ralentissent. Mais attention, l’histoire économique montre qu’on ne peut jamais exclure un rebond de l’inflation, en particulier en cas de hausse du pétrole liée à une crise au Moyen-Orient. Cependant dans les conditions actuelles, on peut considérer que les banques centrales vont commencer à baisser les taux d’intérêt en 2024. Dans le cas de la BCE, nous anticipons une baisse de son taux principal de 4 à 2,75% à fin 2024. En 2025, les banques centrales continueront probablement de baisser leur taux jusqu’à ce qu’elles considèrent que l’économie est de nouveau sur un cycle d’expansion et qu’il faut retrouver le taux neutre. Ceci veut dire que les taux à long terme devraient baisser mais de façon beaucoup plus limitée que les taux à court terme car le marché va anticiper à la fois le mouvement de baisse et la remontée potentielle des taux fin 2025 ou en 2026. Matthieu, en quoi ces perspectives économiques confortent-elles l’intérêt de la gestion sous mandat ? C’est justement dans un environnement de marché très mouvant que la gestion sous mandat prend tout son sens car elle allie souplesse et adaptation aux conditions de marché. Avec des taux moins élevés, les livrets seront en effet moins rémunérateurs, tandis que la gestion sous mandat pourra orienter les investissements de façon à bénéficier de cette baisse des taux. Les gérants de mandats savent faire preuve de réactivité. Les allocations d’actifs sont revues en général a minima une fois par mois, mais aussi dès que les conditions de marché l’imposent. Dans le respect du profil de risque du client, les gérants vont chercher les sources de performances potentielles quelles que soient les conditions de marché, contrairement au livret A.
Headline
Pierre Blanchet Responsable Intelligence Economique, Amundi Investment Institute
Comment rendre à nouveau attractive la gestion sous mandat ?
Alors que les taux d'intérêt ont propulsé les livrets d'épargne sur le devant de la scène, Pierre Blanchet, Responsable Intelligence Economique, d’Amundi Investment Institute, et Matthieu Guignard, Responsable Services & Solutions, Distribution & Banque Privée d’Amundi, nous livrent leur point de vue sur la façon dont la gestion déléguée peut aider les épargnants à investir.
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Catégories Allocation Actions Obligations Monétaires Autres classes d'actifs Actifs sous gestion Dont ESG
Actifs sous gestion (janvier 2008) 410 1,679 1,135 870 425 4,520 512
'Poids en 2008 9.1 % 37.1 % 25.1 % 19.2 % 9.4 % 100.0 % 11.3 %
Actifs sous gestion (octobre 2023) 1,493 4,204 2,775 1,662 488 10,621 2,210
'Poids en 2023 14.1 % 39.6 % 26.1 % 15.6 % 4.6 % 100.0 % 20.8 %
Croissance annuelle moyenne 9.0 % 6.3 % 6.1 % 4.4 % 5.9 %
Source : Morningstar Direct
Investir implique un risque de perte en capital. Information promotionnelle non contractuelle ne constituant ni un conseil en investissement, ni une recommandation, ni une sollicitation d'achat ou de vente. Pour plus d'informations consulter le site amundi.com. Cette information n’est pas destiné à l’usage des résidents ou citoyens des Etats Unis d’Amérique et des « U.S. Persons », telle que cette expression est définie par la «Regulation S» de la Securities and Exchange Commission en vertu du U.S. Securities Act de 1933. La définition de « US Person » vous est fournie dans les mentions légales du site, www.amundi.com Amundi Asset Management SAS au capital de 1,143,615,555 euros – Société de gestion de portefeuile agréé par l’AMF N°. GP04000036 – Siège social: 91-93 boulevard Pasteur - 75015 Paris - France - 437 574 452 RCS Paris - amundi.com.|
Matthieu Guignard Responsable Services & Solutions, Distribution & Banque Privée
Meilleure approche d’investissement
Banque Hottinguer
Gary Herrmann est président directeur général d’Hottinguer Banque Privée. A l’occasion d’un entretien, il explique les éléments importants à connaître sur la banque privée qu’il dirige.
Décrivez-nous en quelques mots votre banque privée. La Banque Hottinguer est une banque française indépendante à capitaux privés, toujours contrôlée par la famille fondatrice. Les débuts de la famille Hottinguer dans la banque remontent à 1786. La banque a deux activités principales : la banque d’affaires et la banque privée. En banque privée, nous accompagnons nos clients dans la constitution, la gestion et la transmission du patrimoine professionnel et privé. Quels types de clients ciblez-vous ? Du fait de notre proximité avec la banque d’affaires, nous ciblons principalement des clients entrepreneurs que nous accompagnons dans la cession et dans la transformation d’un patrimoine professionnel en actifs financiers. Qu’est-ce qui différencie votre banque privée ? La banque est toujours dirigée par la famille fondatrice, à laquelle sont associés les cadres dirigeants. Cette indépendance capitalistique permet de conseiller librement nos clients. Là ou d’autres établissements déshumanisent la relation, nous mettons en avant l’humain, une relation de confiance dans la durée centrée sur les préoccupations du client. En tant que dirigeant, quels éléments vous tiennent le plus à cœur au sein de votre banque privée ? Une banque de gestion privée capitalise principalement sur ses talents. J’ai à cœur de promouvoir la diversité des profils que nous intégrons. J’ai également à cœur que nos salariés soient engagés et alignés sur les valeurs de la banque, à savoir l’engagement, l’indépendance et la qualité au service de nos clients. Des valeurs parfois désuètes et humanistes mais qui laissent largement la place à la méritocratie sans barrières liées aux origines sociales, aux genres, ou à l’âge.
« J’ai à cœur de promouvoir la diversité des profils que nous intégrons »
Gary Herrmann
Meilleure plateforme numérique de banque privée de l’année
Décrivez-nous en quelques mots votre banque privée. Société Générale Private Banking (SGPB) est l’activité de gestion de fortune de Société Générale, l’un des tout premiers groupes européens de services financiers. Elle est solidement implantée en Europe au travers de SGPB France, SGPB Europe (Suisse, Monaco, Luxembourg) et SG Kleinwort Hambros (UK). Société Générale Private Banking compte plus de 2.000 collaborateurs dans 10 pays et accompagne des familles internationales qui lui confient près de 145 milliards d’actifs (données au 31 décembre 2022). En France, notre banque privée rayonne sur l’ensemble du territoire au travers de ses 22 implantations régionales. SGPB France a franchi une nouvelle étape en 2023, avec le rapprochement avec la banque privée de Crédit du Nord. Fort de son maillage territorial fin, SGPB France se positionne comme un acteur de référence pour la clientèle aisée et fortunée. La banque déploie un modèle relationnel à fort impact clients, reposant sur des solutions financières responsables et innovantes, en architecture ouverte. Elle enregistre de forts niveaux de satisfaction clients et une croissance notable des actifs confiés. Quels types de clients ciblez-vous ? SGPB France met son expertise au service des groupes familiaux français, des entrepreneurs et des dirigeants, mais a aussi développé un savoir-faire en matière d’accompagnement des fondations et associations, des intermédiaires financiers (CGP, multi-family offices…), de la clientèle internationale (clients non-résidents / 40 nationalités) et des membres des comités exécutifs des entreprises cotées (CAC40 / SBF120). En complément d’une approche basée sur le degré de sophistication de besoins des familles qui nous font confiance, la banque déploie trois propositions de valeur : à partir de 500.000 euros pour les clients de la gestion privée ; à partir de 2 millions d’euros pour les clients de la gestion de fortune ; et à partir de 25 millions d’euros pour les clients UHNWI et single family offices. Qu’est-ce qui différencie votre banque privée ? Tout d’abord, nous avons une couverture de l’ensemble du territoire via 22 implantations et 500 banquiers et experts. Ensuite, nous accompagnons des entrepreneurs à 360 degrés via le dispositif Société Générale Entrepreneurs (conseil stratégique, fusions acquisitions, private equity, immobilier, banque privée, financements structurés…). Ce qui nous différencie, c’est aussi nos solutions digitales (conseil en investissement, conseil patrimonial, agrégation d’actifs). Nous avons également une des offres les plus complètes en architecture ouverte avec plusieurs points de force : solutions ESG, produits structurés, immobilier, art, vin, philanthropie, forêts… Une dynamique d’innovation est au cœur de l’ADN de la banque ! Notre dispositif commercial est unique pour accompagner les plus grands patrimoines (UHNWI) avec 20 banquiers seniors en relations avec la direction générale du groupe et ses différents métiers. L’accompagnement est haut de gamme dans la banque au quotidien. Enfin, nos équipes sont soudées, réunies autour des valeurs de l’innovation, de l’esprit d’équipe, de la responsabilité et de l’engagement. Nous disposons d’une forte synergie avec nos entités à l’international (Luxembourg, Suisse, Monaco, Royaume Uni) et la banque d’investissements. Notre banque est aussi engagée et se positionne sur les enjeux de sociétés (RSE, diversité, inclusion). En tant que dirigeant, quels éléments vous tiennent le plus à cœur au sein de votre banque privée ? « Être une Banque Privée premium, ancrée dans les territoires, animée par l’obsession de servir ses clients, responsable et tournée vers l’innovation ». Cette phrase résume clairement l’ensemble des éléments qui me tiennent à cœur, comme tout d’abord, le fait d’être une banque privée qui développe son efficacité opérationnelle au service de ses clients, en renforçant sa capacité digitale, pour offrir une expérience clients haut de gamme. Enfin, être une maison de gestion et de conseil de référence proposant des solutions performantes, innovantes et responsables.
Philippe Delacarte, directeur délégué SG Private Banking France, est venu sur scène pour la remise de prix.
Meilleure gamme services
Rothschild Martin Maurel
Alain Massiera est associé de la division Rothschild & Co Wealth & Asset Management du groupe Rotschild & Co. A l’occasion d’un entretien, il explique les éléments importants à connaître sur la banque privée qu’il dirige.
Décrivez-nous en quelques mots votre banque privée. Rothschild Martin Maurel est une entreprise familiale indépendante, acteur de la banque privée en France, en Belgique et à Monaco. Nous proposons à nos clients une approche globale de leur patrimoine coordonnée par un banquier privé combinant un conseil en ingénierie patrimoniale (structuration des actifs professionnels et personnels, planification successorale, services de family office) à des services de gestion financière. Nous avons développé un modèle de gestion en architecture ouverte, fondé sur un large univers d’investissement en actifs cotés, non cotés et produits structurés. Cette diversité nous permet de bâtir des stratégies d’investissement et des allocations d’actifs sur mesure, au regard des objectifs et enjeux spécifiques de chacun de nos clients. Quels types de clients ciblez-vous ? Notre modèle repose sur le service à valeur ajoutée, tourné vers les entrepreneurs et leur famille. Nous accompagnons les dirigeants, actionnaires d’entreprises indépendantes et les groupes familiaux dans la réalisation de leurs projets, tant professionnels que personnels. Au cours de notre histoire, nous avons également développé une expertise spécifique des organismes à but non lucratif : associations, fondations, fonds de dotation, fédérations professionnelles, associations cultuelles. Notre implication dans le secteur associatif est l’héritage de nombreuses générations de dirigeants et actionnaires animés par une volonté philanthropique. Enfin, afin d’accompagner le segment spécifique des multi-family office, nous disposons d’une équipe qui leur est dédiée, leur offrant ainsi un point d’entrée unique. Qu’est-ce qui différencie votre banque privée ? Il y’a tout d’abord la proximité et le sur-mesure, qui sont deux éléments clés de notre organisation. C’est le cas notamment dans la relation (où chaque client est accompagné d’un banquier privé, d’un ingénieur patrimonial et d’un gestionnaire financier) et dans le conseil apporté, qui tient compte des objectifs, de la sensibilité au risque, des passifs, des revenus mais aussi des besoins de liquidités spécifiques à chacun de nos clients. Notre présence régionale, et la représentation de nos métiers au sein même de nos implantations locales, nous permet ainsi de nouer des liens forts entre les équipes et les clients. Par ailleurs, nous avons démontré au fil du temps notre capacité d’innovation et notre agilité dans un environnement en évolution constante, et cela au bénéfice de nos clients. En effet, notre esprit entrepreneurial couplé à notre culture de l’innovation nous porte dans notre recherche permanente de nouvelles solutions, fruits de nos réflexions et de nos vues de marché. Enfin, les synergies importantes développées entre les différents métiers du groupe (le merchant banking, la banque d’affaires, la gestion d’actifs et la banque privée) nous permettent d’accompagner au mieux les dirigeants d’entreprises dans l’ensemble de leurs projets et de couvrir l’ensemble des problématiques de conseil financier : de l’ingénierie patrimoniale au processus de cession et à la gestion des produits de cession. En tant que dirigeant, quels éléments vous tiennent le plus à cœur au sein de votre banque privée ? L’aspect humain est au cœur de notre métier. C’est pourquoi nous attachons une grande importance aux valeurs humaines telles que l’esprit collectif et la transversalité. Ces valeurs nous permettent de rester agiles et performants, malgré notre croissance importante. Enfin, nous sommes convaincus que le développement du capital humain est essentiel au sein de l’entreprise. C’est pourquoi nous valorisons l’accompagnement de la progression et la montée en compétence et que nous nous engageons à investir dans nos collaborateurs et à leur offrir les meilleures opportunités de développement.
« L’aspect humain est au cœur de notre métier »
Alain Massiera
Meilleur banquier privé de l'année
Banque Richelieu France
William Bourgeois, franco-britannique né à Nice, a grandi sur la Côte d’Azur. Après des études à Milan, en Italie, il a intégré le groupe Banque Richelieu à Monaco en 2019 en tant qu'assistant banquier privé s’occupant d’une clientèle non résidente Européenne et du middle East . En 2021, il élargit son horizon professionnel en rejoignant la Banque Richelieu France, où il reprend un portefeuille de clients qu’il s’applique à développer.
JP Morgan Private Bank ottiene il premio per la qualità e l’articolazione dei suoi servizi di wealth management offerti alla clientela apicale, attenta alla gestione nazionale del proprio patrimonio così come alla sua proiezione internazionale. L’istituto americano, con un pluridecennale radicamento nel territorio nazionale, si dimostra ancora una volta all’avanguardia, come ha dimostrato anche nella nomina di Sarah Catania, eccellenza assoluta della nuova generazione di top manager oggi in Italia.
William Bourgeois
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Meilleure banquière privée de l'année
Lombard Odier
Laetitia Porcheron
Laetitia Porcheron représentée par Edouard de Saint Pierre
Laetitia Porcheron dispose d’une expérience de plus de 9 ans dans le domaine de la gestion de patrimoine et de la gestion de fortune. Elle a rejoint Lombard Odier en 2018 après 4 années d’expérience au sein de la Société Générale. C’est en qualité de banquier privé spécialisé dans les relations avec les intermédiaires financiers (multi family offices, conseillers en investissement financier, conseillers en gestion de patrimoine…) qu’elle poursuit sa carrière au sein du bureau parisien du groupe Lombard Odier. Laetitia est diplômée du Master Gestion de Patrimoine de Clermont-Ferrand et reste impliquée auprès des anciens diplômés grâce à son rôle actif au sein de l’AGPC (Association des anciens élèves en Gestion de patrimoine de Clermont-Ferrand).
William Bourgeois, franco-britannique né à Nice, a grandi sur la Côte d’Azur. Après des études à Milan en Italie, il a intégré le groupe Banque Richelieu à Monaco en 2019 en tant qu'assistant banquier privé s’occupant d’une clientèle non résidente Européenne et du middle East . En 2021, il élargit son horizon professionnel en rejoignant la Banque Richelieu France, où il reprend un portefeuille de clients qu’il s’applique à développer.
Meilleur banquier prometteur de l'année (moins de 35 ans)
Meilleur banquier privé région Île-de-France
Laetitia Silvy débute sa carrière chez PwC en 2001 comme auditrice spécialisée en finance et immobilier. Elle intègre en 2005 Montpensier Finance où elle se spécialise en gestion privée et private equity puis rejoint, en 2007, Massena Capital Partners sur la même activité. Responsable marketing/sales support chez Credit Suisse Banque Privée en 2010, elle évolue ensuite en tant que banquier privé à partir de 2011. Elle devient en 2015 banquier privé développeur à la Banque Neuflize OBC. Elle rejoint Banque Richelieu en 2019 où elle accompagne des clients UHNWI.
Laetitia Silvy
Meilleur banquier privé région est
Banque Populaire Auvergne Rhone
Fabien Piton, diplômé d’un M2 auprès de l’IAE de Rennes, parcours « Gestion des risques et des actifs », a débuté sa carrière au sein de la banque privée du Crédit Agricole d’Aquitaine à Bordeaux, en qualité d’allocataire d’actifs en charge de la sélection de fonds et du comité d’investissement de 2011 à 2019. Avant d’intégrer la filiale gestion de fortune du groupe Crédit Agricole, Indosuez Wealth Management à Luxembourg, au poste de Senior Investment Fund Advisor. Dans cet environnement international et auprès d’une clientèle HNWI, Fabien avait en charge le conseil tant sur les fonds ouverts que sur les mandats de gestion de Private Equity. Fort de ses 10 ans d’expérience auprès d’une clientèle fortunée et de son expertise sur les marchés financiers, Fabien a souhaité se dédier à l’accompagnement des dirigeants d’entreprise tant sur l’organisation patrimoniale et fiscale que sur la gestion financière de leurs avoirs au sein de la Banque Privée de la Banque Populaire Auvergne Rhône Alpes.
Fabien Piton
Que représente pour vous cette remise des prix ? Les banquiers privés sont une clientèle très importante pour Morningstar. Depuis sa fondation en 1984, notre mission est d’aider les investisseurs à atteindre leurs objectifs financiers. Au fil du temps, en enrichissant ses bases de données très profondes sur l’industrie de la gestion d’actifs au sens large et en développant de nouveaux outils pour exploiter la richesse de ses bases de données, Morningstar permet aux conseillers financiers et aux banquiers privés du monde entier d’aider leurs clients à réussir leurs investissements. Nous considérons les banquiers privés comme des partenaires à part entière puisque nous cherchons en quelque sorte à remplir la même mission. Notre offre en matière de bases de données va bien au-delà des fonds : nous sommes l’une des plus importantes sociétés de recherche sur les fonds (notations quantitative et qualitative), de recherche extra-financière (ESG) avec Sustainalytics, l’un des plus importants fournisseurs de données sur le capital-risque et le private equity avec Pitchbook, l’une des principales agences de notation avec DBRS Morningstar et un fournisseur de recherche globale unique dans son approche sur les actions avec 120 analystes à travers le monde. Au-delà de ces services qui permettent la sélection et la création de solutions d’investissement, nous proposons des outils de reporting, de suivi réglementaire et d’autres éléments permettant aux banquiers privés de se démarquer face à leurs clients. Nous sommes donc très heureux de pouvoir soutenir la première édition du Citywire Private Banking Awards en France. De votre point de vue, quels sont aujourd’hui les principaux défis pour les banquiers privés ? Le premier défi concerne la réglementation. Depuis la crise financière de 2008, la pression réglementaire s’est fortement intensifiée et les banquiers privés sont soumis à un nombre de contraintes incompressibles qu’ils doivent respecter, qu’il s’agisse de transparence quant à l’information sur les produits financiers qu’ils proposent à leurs clients ou en matière de reporting par exemple. Le deuxième défi est la recherche des produits les plus performants. La démultiplication de l’offre d’instruments financiers n’a fait que s’accroître depuis les premières mesures de libéralisation des marchés dans les années 1980. Trouver les supports d’investissement adaptés et adéquats pour les portefeuilles des clients est devenu de plus en plus compliqué et requiert l’accès rapide à une information complète et accessible, gage de la meilleure prise de décision possible. Le troisième défi, sans doute le plus important, est la capacité de personnaliser les solutions proposées par le banquier privé. Chaque client a des objectifs et des contraintes qui lui sont propres. Le rôle du banquier privé est d’accompagner son client de la manière la plus efficace possible en étant capable de proposer une solution qui lui sera spécifique. Par exemple, si un client est très sensible aux questions de développement durable, ou souhaite avoir accès à des actifs non cotés, le banquier doit être en mesure de présenter les options d’investissement les plus appropriées possible à ses besoins. Quelles sont les principales évolutions qui ont marqué l’industrie de la gestion ? Entre janvier 2008 et fin octobre 2023, la taille de l’industrie européenne de la gestion d’actifs (hors mandats institutionnels) est passée d’environ 4 520 milliards d’euros à 10 621 milliards d’euros. Sur ces grandes masses, trois grandes classes d’actifs ont connu une croissance supérieure ou égale à celle de l’industrie : les fonds d’allocations tout d’abord ; les fonds actions, puis obligataires. On voit bien que malgré la volatilité des marchés financiers depuis 30 ans, l’industrie de la gestion d’actifs a poursuivi sa croissance autour de grandes classes d’actifs qui ont en apparence peu bougé. Mais derrière ces grandes évolutions, il y a des tendances fortes qui ont émergé, notamment la percée de la gestion passive et de l’ESG. Fin 2023, les fonds ouverts respectant une démarche ESG telle que définie par Morningstar représentaient 2 210 milliards d’euros d’actifs sous gestion en Europe, soit 21% du marché européen de la gestion d’actifs contre 11,3% en 2008. On observe que les catégories qui ont le plus profité de l’intérêt croissant des investisseurs pour l’ESG ont été l’obligataire, les actions et les fonds d’allocation. Quelles sont les ambitions de Morningstar ? Comme l’a récemment rappelé Kunal Kapoor, le directeur général de Morningstar, les sociétés de gestion et l’industrie financière peuvent jouer un rôle très significatif dans la lutte contre le réchauffement climatique en proposant des solutions d’investissement durable. La réglementation européenne, avec les fonds article 8 et 9, pousse dans ce sens. Les investisseurs institutionnels, dont les banquiers privés, estiment d’ailleurs que les facteurs ESG sont devenus de plus en plus importants dans les politiques d’investissement. C’est également le cas au niveau des particuliers. Les investisseurs sont plus féminins et plus jeunes et sont très sensibles aux questions de durabilité. Grâce à notre offre ESG et notamment notre nouvelle offre climat, nous pouvons aider en ce sens. Notre indépendance, assurée par notre actionnaire de référence qui est notre fondateur, Joe Mansueto, nous permet d’être fidèles à notre mission d’aider les investisseurs à travers le monde. Évolution de la gestion d’actifs en Europe entre 2008 et 2023 (milliards d’euros – données sur les fonds ouverts, dont les fonds monétaires)
Christophe Tardy Directeur Général France-Benelux, Morningstar
Morningstar, partenaire des banquiers privés
Interview de Christophe Tardy, Directeur Général France-Benelux
Actifs sous gestion (janvier 2008) 410 1 679 1 135 870 425 4 520 512
Actifs sous gestion (octobre 2023) 1 493 4 204 2 775 1 662 488 10 621 2 210
Meilleur banquier privé région ouest
Meeschaert
Nicolas Pagadoy est titulaire d’un Master II Droit et Gestion de Patrimoine de l’université de Bordeaux.Il rejoint le Groupe Meeschaert en 2010 et officie en tant que Gérant Privé à l’agence de Bordeaux. Partenaire stratégique, il accompagne des familles et des chefs d’entreprise sur l’ensemble du territoire Aquitain.
Nicolas Pagadoy
Meilleur banquier privé région sud
Banque Privée du Dirigeant - Caisse d’Epargne
François Jacques est titulaire du DESS de Finances de l’université Aix Marseille III et de l’ISEFI obtenu en 1997, du CESB Gestion de Patrimoine obtenu en 2003 et de l’ICCF HEC en 2022. Il a débuté sa carrière en 1997 au sein de Martin Maurel Gestion (filiale de gestion d’actifs du Groupe Banque Martin Maurel), en qualité d’opérateur de marchés et d’assistant de gestion sur les activités de gestion collective monétaire et obligataire. En 1998, il intègre la trésorerie de la Banque Martin Maurel, afin d’assurer la réalisation d’opérations de gestion de trésorerie de taux et de devises pour compte propre, rattaché au trésorier.Il a ensuite rejoint fin 2000, le Département Gestion de Patrimoine de Martin Maurel Gestion à Marseille, en qualité de Gérant de patrimoine. En 2007, au sein de Banque Martin Maurel, il a intégré l’équipe de développement, en qualité de banquier privé puis sous-directeur. En 2016, il rejoint la Caisse d’Epargne CEPAC à Marseille en qualité de banquier privé afin d’assurer la couverture et le développement d’une clientèle de dirigeants d’entreprise.
Francois Jacques
Liste des catégories :
Citywire France lance pour la première fois les Private Banking Awards. Voici les éléments à connaître pour la partie corporate.
Les banques privées peuvent s’inscrire elles-mêmes par le biais de trois formulaires prévus à cet effet. Deux formulaires sont des questionnaires d’informations sur la banque privée afin de la classifier. Ces formulaires s'accompagnent d’une étude de cas, que la banque privée doit résoudre. L’étude de cas est analysée par un jury d'experts, composé de personnes de Citywire et de personnes externes à l'entreprise. Le jury étudie les solutions proposées par chaque banque, ainsi que leur originalité. Les données récoltées sont bien évidemment confidentielles. Les dirigeants de chaque banque doivent répondre à de courtes interviews dans un objectif double : soutenir la candidature de la banque privée et la représenter. Une cérémonie de remise des prix a lieu en fin d’année où les gagnants de chaque catégorie seront annoncés.
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Meilleure banque privée de l’année Meilleur réseau de conseillers de l’année Meilleur service à la clientèle de l’année Meilleur positionnement ESG Meilleure approche d’investissement Meilleure plateforme numérique de banque privée de l’année Meilleure gamme de services
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Citywire France lance pour la première fois les Private Banking Awards. Voici les éléments à connaître pour concourir à la partie individuelle.
Les banquiers privés peuvent, d'une part, être nommés par Citywire France et d'autre part, s’inscrire eux-mêmes par le biais d'un formulaire prévu à cet effet. Ces candidatures sont publiées sur un site internet prévu à cet effet. Ensuite, les personnes inscrites à Citywire France peuvent voter pour leurs candidats préférés dans les différentes catégories via le site internet. Citywire France encourage les banquiers privés à faire eux-mêmes leur promotion pour avoir le plus de votes possible et remporter le prix de leur catégorie. Les gagnants sont annoncés en novembre lors de la cérémonie de gala de remise des prix.
Meilleur banquier privé de l'année Meilleure banquière privée de l'année Meilleur banquier prometteur de l'année (moins de 35 ans) Meilleur banquier privé Île-de-France Meilleur banquier privé Est Meilleur banquier privé Ouest Meilleur banquier privé Sud
Les banquiers privés participants doivent choisir la catégorie absolue dans laquelle ils souhaitent concourir et s’inscrire dans la catégorie régionale qui correspond à leur lieu d’exercice.
Votes :
Les votants devront choisir dans chaque catégorie 3 banquiers privés.
Catégories régionales :
Isabelle Guyot-Sionnest
Diplômée de l’ESCP Europe, Isabelle Guyot-Sionnest a développé une expérience significative (38 ans) dans le conseil auprès des états-majors du secteur Banque/Finance, en alternant les aventures entrepreneuriales (la 1ère à 23 ans en tant qu’associé co-fondateur d’un cabinet de conseil en gestion de trésorerie) et les expériences des ‘Big’ (Pricewaterhouse de 1988 à 1991 et KPMG Consulting de 1999 à 2002). Animée par un souci permanent de confronter la réalité opérationnelle des organisations (qui, comment, quand) à la vision stratégique de leurs dirigeants (quoi, pourquoi) afin de les mettre en cohérence, elle a créé début 2003 amGroup, cabinet de conseil stratégique spécialisé dans le secteur de la gestion d’actifs et de la banque privée, en s’associant avec Patrick Poivre, dirigeant d’une agence de conseil en communication dans le même secteur. Elle accompagne ainsi la croissance de ses clients à des moments clés de leur développement parce qu’il devient urgent pour eux de passer à l’étape suivante dans les meilleures conditions ; tout en les incitant, en tant qu’entreprise responsable et tiers de confiance de leurs clients, à inscrire leurs réflexions stratégiques et leurs déclinaison opérationnelles dans une démarche vertueuse de développement durable (RSE).
Jérôme Barré
Après avoir commencé sa carrière en tant qu’avocat, Jérôme Barré est entré à la direction juridique et financière du Groupe AXA. Tout en occupant le poste de fiscaliste du Groupe, il s’est occupé de plusieurs opérations d’acquisitions et de restructurations emblématiques. Après avoir occupé le poste de directeur fiscal de la Confédération du Crédit Mutuel, il entre chez Rothschild & Co pour y occuper le poste de responsable juridique et fiscal du Groupe, s’occupant des clients et de la banque privée, et aussi de fusions-acquisitions. Au cours de cette période, il crée notamment le Département d’ingénierie patrimonial de la Banque. Il crée ensuite au sein du cabinet PriceWaterhouseCoopers, devenu ultérieurement Landwell, le département « Private Clients ». Quelques années plus tard, il est appelé chez Arthur Andersen International pour rejoindre l’équipe Patrimoine et entreprises familiales. A l’issue de l’affaire Enron, le Cabinet Arthur Andersen rejoint Ernst&Young, où Jérôme dirige la practice. Il intègre ensuite le Cabinet Franklin pour y diriger et développer également le département Patrimoine et entreprises familiales. Il dirige actuellement le département du même nom au sein du Cabinet Yards.
Bérénice Rivoal
Bérénice Rivoal est responsable Audience France à Citywire depuis 2023. Elle commence sa carrière en 2010 au sein de la Communauté de communes de Concarneau Cornouaille, devenue Concarneau Cornouaille Agglomération en 2012, en tant qu'assistante sur différents pôles (RH, Finances, Économie, Marché publics). Passionnée de marchés publics, elle devient gestionnaire Marchés publics et Assurances en 2012 après l'obtention de ses concours administratifs territoriaux. Elle co-crée le service Marchés publics et Assurances et est chef de projet de la construction du siège communautaire. Elle devient responsable du service en 2014. De 2015 à 2018, elle est acheteur public à l'agglomération de Pau Pyrénées, en charge notamment des contrats déchets, voirie, espaces verts. Souhaitant changer de dimension à sa carrière, elle part en 2019 à Londres pour apprendre l'anglais en immersion. Elle intègre Citywire en mars 2020 en tant qu'audience executive France, Luxembourg et Monaco. Bérénice est diplômée d'un Master Droit et Administration des Collectivités Territoriales de l'Université Bretagne Sud et a obtenu une certification Introduction à l'anthropologie sociale d'Oxford University.
Jérémie Gatignol
Jérémie Gatignol est rédacteur en chef de Citywire France. Auparavant, il était chef de service de l’Agefi Actifs entre 2019 et 2022. Avant cela, il a passé deux ans chez NewsManagers (groupe Agefi) et trois ans chez Distrib Invest en tant que journaliste spécialisé. Il a commencé sa carrière de journaliste en 2011 chez Mon Epargne Media et au Journal du Dimanche, avec lequel il a collaboré pendant plus de 12 ans. Jérémie Gatignol est diplômé de l’Université Paris I Panthéon-Sorbonne en économétrie et philosophie économique.
Ariane Khosrovchahi
Ariane Khosrovchahi est journaliste spécialisée en finance durable pour Citywire France depuis 2022. Auparavant, elle était journaliste freelance pour Citywire, Novethic ou encore Spintank entre 2020 et 2022. Avant cela, elle a passé deux ans au sein de l’Agence Option Finance en tant que journaliste bourse. Ariane est diplômée d’un bachelor en Sciences Politiques de York University et d’un master en journalisme de l’IICP.